giovedì 15 ottobre 2020

La Grecia 2020- Peloponneso - Da Nafplio a Monemvasia

 La mattina del 18 Agosto ci lasciamo Nafplio alle spalle e li  lasciamo anche un pezzetto del nostro cuore. La direzione è Monemvasia o Malvasia , in onore del suo stupendo vino. In realtà Monemvasia è staccata dalla terra ferma a causa di un terremoto cha la colpì nel quarto secolo dopo Cristo. 

Per arrivare a destinazione passiamo per la famosa Sparta, ma solo per fare una foto al cartello che si trova all'ingresso della città.  Torneremo in zona quanndo andremo a visitare l'antica città  di Mystras, da non perdere assolutamente. Arriviamo verso l'ora di pranzo in Laconia, soggiorniamo in località
Gefyra, posta proprio di fronte all'antica cittadina. Lo spettacolo è da togliere il fiato. Abbiamo preso un albergo a due stelle, il Castro Hotel. La titolare è veramente simpatica e tranne il bagno, che richiederebbe un'attenzione particolare, nel senso una bella rinfrescata, tutto è pulito e sanificato. La colazione è quasi un pranzo, con prodotti molto buoni.

Ci fermiamo a mangiare qualcosa di fresco in un localino sul lungomare. Giornata stupenda e anche un pò stancante, causa i chilometri percorsi. Cosi decidiamo da andare a farci un bagno nella spiaggia posta di fronte l'albergo. 


Il giorno successivo ci rechiamo nella seconda spiaggia più bella e emozianante di tutto il viaggio, Archangelos. Parlare di questo luogo è raccontare se stessi, perdersi nel proprio io, perchè qui, nella rilassatezza del luogo, solo chi ama il viaggio verso rotte fuori dal turismo di massa, può toccare con mano la felicità. Una piccola spiaggia, due file di ombrelloni con ognuna due lettini. Ti accomodi, arriva il ragazzo del ristorante posto proprio di sopra e prendi un caffè o un succo. Questo è quello che  paghi per stare vicino al Paradiso. E per pranzo un loro piatto tradizionale, cioè polpo rosticciato su patatine fritte. Però anche un tradizionale polpo fritto è i benvenuto sulla tavola. Il tutto accompagnato da una Sparta lager, bella fresca. Pomeriggio ancora più bello, c'è un piccolo angolo di spiaggia e scogli, che danno luogo ad una piccola piscina naturale, con pesci che nuotano tranquillamente tra di noi. 

Una giornata cos', merita una degna chiusura gastronomica. Detto e fatto. Taverna to Patriko, come per Nafplio, è l'unico ristorante di cui narrerò le gesta culinarie. Non per nulla ci siamo stati due sere di seguito. Si trova a circa dieci minuti di macchina dal nostro albergo, ma ne vale la pena. Un abbacchio alla scottadito fantastico. Melanzane ripene di cui ancora sento il sapore. E alla fine viene offerto cocomero o anguria, tsipuro e dolce. Tutto alla modica cifra di 15 euro. Da farci l'abbonamento. 

 

Il borgo di Monemvasia è stupendo. Ti perdi fra le viuzze. Arriviamo al mattino presto, per evitare la calca dei turisti. Prendiamo un bel caffè su una terrazza leggermente ventilata. E poi inizia  la scalata, ripida e costante, verso la fortezza.  Nonostante l'orario non tardo, il caldo si fa sentire parecchio. Un vecchio ulivo posto quasi in cima, è la nostra salvezza. La giornata è ventosa, per cui anche stare in spiaggia è complicato, così decidiamo di andare a visitare il fiordo di Gerakas. Un fiordo nel Peloponneso?  E si! Ci sono quattro locali, qualche ca
sa e il porticciolo con delle barche. Decidiamo di fermarci al Cafè Bar Botzi. Proprio sul lungofiordo. Sono quei luoghi che ringrazi il cielo di aver visitato.  

E' l'ultima sera a Monemvasia, domani si parte per un luogo che mai i miei occhi avrebbere pensato di vedere. Elefonisos arriviamo!


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