venerdì 26 giugno 2020

Il Tamburello di Pulcinella- Via Pasquale Fiore 23 - 00165 Roma



Bella e calda serata romana. Il post lockdown riprende lentamente. Viene Fabio a Roma e decidiamo di andare a nmangiare qualcosa di nuovo e di piacevole. Come al solito mi metto alla ricerca di qualcosa che mi attrae.
Alla fine arriva il Tamburello. Leggo qualche recensione, cerco di capire meglio  cosa si mangia, alla fine prenoto. Arriviamo con qualche minuto di ritardo, fortunatamente riusciamo a parcheggiare in zona e la cosa è altamente positiva. Solo un altro tavolo è occupato, per le precauzione dovute al Covid19, tutti i tavoli sono all'aperto e con la dovuta distanza. I ragazzi ci fanno accomodare con la loro mascherina che non manca neanche un momento di accompagnarli.

Arrivano subito due bottiglie di acqua fresca, che ci fanno molto piacere. Il ragazzo ci chiede se gia sappiamo come funziona da loro e alla nostra risposta negativa, ci dice che possiamo ordinare quello che vogliamo, ma amaro e dolce sono offerti dalla casa. A questo punto ci rimane un grosso dubbio, ma sto Tamburello di Pulcinella, cosa è? Ci viene spiegato che loro sono della zona di Avellino e che questo piatto è una loro specialità. In pratica si tratta di un tegamino con zuppa o piatti della stagione, ricoperto con la pasta della pizza. Lievitata 24/48 ore.
Il menù ci porta a voler assaggiare un pò di tutto, per cui prendiamo tre tipi di antipasti diversi. Un misto di salumi e affettati con formaggi, confetture e zucchine alla scapece. Un gran fritto misto di verdure, alici e stuzzichini vari e per finire sua maestà il Tamburello di Pulcinella con i polipetti alla Luciana. Ragazzi che buono tutto, frittura leggera e gustosa. Ma il Tamburello é spaziale. E le quantità sono veramente generose.
Gia a questo punto si potrebbe mettere la parola stop alla cena, ma la gola e la curiosità fanno si che una pizza dell'Archbishop di Canterbury, faccia contento il mio palato. Ottima cottura e impasto veramente digeribile.  Insomma l'Arcivescovo era una buona forchetta. E poi è una via di mezzo tra l'impasto napoletano e quello della pizza romana, veramente un bel connubio.
Nel frattempo il locale si è riempito nei suoi posti a sedere e ogni tanto vengono i ragazzi a sincerarsi che la serata prosegue in maniera ottima.
Per finire una bella grappa barricata chiude questo splendido pasto.
E lo chiude con la consapevolezza che ce ne saranno altri.