
Iniziamo da alcuni cenni storici, circa il motivo dell'esistenza del Mausoleo. A livello toponomastico, ci troviamo in località detta Colle del Pino. La struttura è ubicata dove fu combattuta la battaglia per la strenua difesa della Repubblica Romana, nata il 9 Febbraio 1849. Tale battaglia ebbe luogo dal 30 aprile al 27 luglio dello stesso anno.
Molto interessante la storia che lega il Ristorante Scarpone a Garibaldi. Infatti questo locale fu uno dei primi avamposti della repubblica romana e da li partivano cunicoli che si collegavano tra loro fino al Gianicolo. Il ristorante prese il nome di Scarpone, in quanto Garibaldi aveva stretto amicizia con l'oste. Dato che quest'ultimo si recava spesso nell'orto, i suoi scarponi erano sempre impregnati di fango.
L'idea di ricordare i caduti venne proprio a Garibaldi circa 30 anni dopo la battaglia. Molti corpi della battaglia del 1849 erano tumulati al Campo Verano, mentre quelli del 1870 si trovavano presso le mura, vicino a dove si svolsero le battaglie.

Si tratta di un quadriportico in travertino, con ai quattro angoli dei piedistalli in cui vengono ricordate le date delle battaglie per la liberazione di Roma, cioè 1849 Vascello, San Pancrazio, Palestrina, Velletri, Monti Parioli, Villa Spada; 1862 Aspromonte; 1867 Monterotondo, Mentana, Villa Glori, Casa Ajani; 1870 Porta Pia, San Pancrazio.
Nella parete di fondo del Sacrario è posto il sarcofago in porfido con le spoglie di Goffredo Mameli, il giovane poeta genovese, autore dell’inno d’Italia, ferito a morte proprio sul Gianicolo nel 1849 a soli 22 anni.
Altri nomi che vanno ricordati sono Ciceruacchio, Francesco Daverio,Luciano Manara,Giuditta Tavani Arquati e Colomba Antonietti Porzi.
Un monumento da visitare.