
Non ce lo facciamo dire due volte, cosi, complice il brutto tempo, decidiamo di passare un sabato sera all'Hosteria del Mare. Noi arriviamo in metro e con una camminata di dieci minuti arriviamo a Piazza Ragusa 3, dalla stazione di Piazza Re di Roma.
Incredibile ma vero, Roberto ci sta aspettando, caso più unico che raro, forse è per questo che il brutto tempo incombe. Diciamo che la puntualità non è mai stato il suo forte.
Dopo i convenevoli di rito, con noi ci sono anche Alessandra e Mirco, veri esperti della cucina a base di pesce, ci accomodiamo al nostro tavolo, che si trovava nel dehor.
All'ingresso ci saluta il padre del proprietario, nonché chef del locale, il quale si presenta a noi poco dopo, si tratta di Simone.
Compagno di squadra di Roberto nel rugby.

Siamo in sei e scegliamo antipasto sia di crudo che di cotto. Arriva un plateau royal di crudo che ricorda quello presso a Cancale, in Bretagna. Ostriche, scampi e gamberi, buoni anche senza aggiungere nulla. Filetto di tonno scottato con cipolla rossa di tropea e una tartare, sempre di tonno, da brivido di piacere. Tra i caldi menzione speciale per i polipetti alla Luciana, ma il polpo caldo è stato qualcosa di magnifico. Un sapore ampliato dalla perfetta cottura, la quale è avvenuta con l'aiuto dei tappi di sughero. Insomma ci è stato svelato anche un piccolo segreto culinario. I fritti tutti buoni e senza olio in eccesso. Il soutè di cozze, chiude un antipasto che da solo serve a saziare.
Ma noi vogliamo provare anche i primi e lasciare un piccolo spazio per i secondi. Logicamente in tutto questo anche la carta dei vini è importante. Alla fine la scelta cade su un Gewurztraminer St. Paul.
Vino fruttato e perfetto sia con il crudo che con il cotto, anche se la prevalenza dell'accoppiamento è sul primo.
Ora arriviamo alla scelta dei primi piatti e qui la fantasia e la bravura dell chef danno il loro meglio. Dietro consiglio di Roberto, poi seguito anche da Mirco, prendiamo spaghetti mollicati con colatura di alici di Cetara. Cottura perfetta e sapore mai provato. Anche un assaggiano di paccheri di Gragnano al ragù di crostacei è arrivato, ma lo spaghetto non teme rivali.
A questo punto, prendendo un pò di tempo, riusciamo

Dolci siciliani e gradita sorpresa, ci sono i fruttini di gelato, anche detti gelatini di Lancusi.f Praticamente dei frutti ripieni di gelato, deliziosi. Quello alla castagna è superbo, ma è complicato fare una classifica. Avere questi prodotti è sinonimo di attenzione al cliente e voglia di stupirlo. Ottima anche la cheese cake ai frutti rossi.
Per chiudere un Oban Single Malt.
E' stata una serata molto bella, cibo ottimo accompagnato dalla compagnia ottima e da camerieri presenti ma discreti.
Da ritornare assolutamente, perché dobbiamo assaggiare ancora i secondi piatti.
Complimenti allo chef.