martedì 12 giugno 2018

Bunker Soratte - Viale Europa - 00060 Sant'Oreste - Roma

E' un bel sabato di maggio, la temperatura è elevata. Il sole scotta veramente, ma stando in altura l'aria fresca mitiga un pò.
Il bunker é luogo che mi ha colpito fin dalla prima volta che ne ho sentito parlare. E in questa giornata ho coinvolto un pò di persone, alla fine eravamo in otto.
Da Roma ci si impiegano circa 40/50 minuti. Insomma è abbastanza vicino alla Capitale.
Prenotato sei posti via mail e poi telefonicamente aggiunti due,  insomma una organizzazione certosina.
Non so per quale motivo, circa alle 23,45 del venerdi sera  mi viene in mente di dire a tutto  il gruppo di portare un giacchetto, in quanto all'interno la temperatura arriva a circa 10/12 gradi. Meno male, altrimenti avrei rovinato la visita a tutti.
Alla fine delle due ore di visita non vedevamo l'ora di uscire per sentire un pò di tepore sul nostro corpo
Arriviamo in orario, prendiamo i nostri biglietti e ci dirigiamo verso l'ingresso, ma prima diamo un'occhiata al negozio che vende ricordi del luogo.
Qualcuno del gruppo arriva sul filo di lana, ma per privacy evitiamo di fare nomi.
Entrata ore 10,30, direi abbastanza precisi, anche perchè alle 11 parte un altro gruppo.
Ci troviamo all'interno di una città sotterranea, composta da circa 4 chilometri di gallerie.
La nostra guida storica è un ragazzo preparato, magari non nei minimi particolari, ma comunque coinvolgente e con delle battute al momento giusto.
Dal 1937 al al 1943, per volere di Mussolini, in questo posto, non lontano dalla capitale, venne realizzato un rifugio antiaereo, grazie alla professionalità di coloro che lavoravano alla Breda Officine.
Dal settembre 1943, le forze di occupazione tedesche stabilirono la loro base proprio qui. Ci sono foto di ambienti che vennero trasformati Albert Kesselring, prima di abbandonare il bunker, diede ordine di minare e dare fuoco a tutto l'ambiente. Poi si narra che qui fu sepolto anche l'oro della Banca d'Italia, che non fu mai ritrovato.
in veri e propri appartamenti. Il bunker resistette anche al pesante attacco portato dalle forze alleate il 12 maggio 1944. Il  Feldmaresciallo
Dopo anni di abbandono, si decise di farlo diventare rifugio  antiatomico per tutelare l'incolumità del Presidente della Repubblica, nel periodo che va dal 1967 al 1972, cioè quello della guerra fredda.
Fortunatamente alcuni anni fa, grazie alla Libera Associazione Santorestese "Bunker Soratte", questo luogo ha ripreso vita e ha dato l'opportunità a molte persone, noi comprese, di poter effettuare una visita storico/politica molto interessante.



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